- 1 Febbraio 2023
Il mercato M&A in Italia: Analisi del rapporto KPMG. Il ritorno dei capitali esteri in Italia e il ruolo centrale dei fondi di Private Equity
È stato presentato, il 26 gennaio, nel corso di un evento organizzato da AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt), l’annuale report M&A di KPMG dal quale emerge che, nonostante le influenze negative sullo scenario economico e politico, dovute alla crisi covid e alle note vicende del conflitto russo-ucraino, nonostante il risvegliarsi dell’inflazione e il rialzo dei tassi di interesse, il mercato italiano del M&A ha mantenuto i risultati dell’anno precedente: 80 miliardi di euro di controvalore nel 2022 rispetto ai 100 miliardi del 2021, che però è stato influenzato dall’operazione Stellantis che ha inciso per circa 20 miliardi di euro. Sostanzialmente stabili il numero di operazioni, che si sono attestate a poco più di 1200, come nel 2021.
L’analisi del documento prodotto da KPMG evidenzia che più del 40% del valore ha riguardato operazioni Italia/Italia; 37% operazioni dall’estero verso l’Italia e il rimanente 22% operazioni Italia verso l’estero. Numerose le operazioni di rilievo anche nel trascorso 2022, ben 17 superiori al miliardo di euro di cui 8 con il coinvolgimento dei principali fondi di Private Equity internazionali.
Proseguendo l’analisi del report emerge che la parte del leone l’ha fatta il settore delle Infrastrutture, con il 30% del valore. In questo ambito sono state rilevanti due operazioni che hanno realizzato la quasi totalità del controvalore: la prima è stata l’Opa sul 70% delle azioni di Atlantia da parte di Schema Alfa spa per un valore superiore ai 12 miliardi di euro. Schema Alfa è controllata dalla famiglia Benetton tramite Edizione S.p.A. che detiene il 65% delle partecipazioni. Il rimanente 35% è in mano a un gruppo di società gestite e rappresentate da Blackstone Infrastructure Partners. La seconda, non meno rilevante, è stata l’acquisto di Autostrade per l’Italia, per 8 miliardi di euro, da parte di Holding Reti Autostradali spa, il consorzio costituito da Cassa Depositi Prestiti al 51%, The Blackstone Group International Partners e Macquarie European Infrastructure Fund per il rimanente 49%.
A seguire i servizi finanziari e assicurativi con il 24% del valore, L’operazione più rilevante è stata l’acquisto del colosso delle riassicurazioni PartnerRE, controllata dal gruppo Exor da parte dei francesi di Covea per più di 8 miliardi di euro. Altri 11 miliardi circa sono stati spalmati sulle altre 104 operazioni che hanno riguardato il settore Financial.
Chiude il podio il settore energia con il 16% del controvalore. L’operazione più rilevante è stata è la vendita di Enel Transmission Chile al Gruppo cileno Inversiones Grupo Saesa Ltda).
Questi 3 settori assommano quasi i ¾ degli scambi e sono anche i settori che sono cresciuti rispetto all’anno precedente. In controtendenza, invece TMT (Technology Media & Telecom), Industrial Market e Consumer Market.
Emerge la sempre più fondamentale importanza dei Fondi di Private Equity, i quali hanno partecipato a più di 130 operazioni per quasi 20 miliardi di controvalore. Nel 2021, nonostante avessero partecipato ad un numero superiore di operazioni (più di 200), avevano rappresentato poco più di 12 miliardi di euro di valore.
Concludiamo con le previsioni per l’anno in corso, nei primi mesi del 2023 dovrebbero arrivare al closing operazioni per un valore di circa 40 miliardi di euro e gli esperti di KPMG ritengono che il 2023 manterrà i valori e il numero di operazioni dell’anno appena trascorso. Energia e servizi finanziari dovrebbero confermare le performance del 2023, mentre dovrebbero tornare in auge Industrial Market, TMT e Consumer Market.