- 13 Novembre 2022
Con gli avvisi bonari di importo irrisorio ci perdono tutti

L’odissea del contribuente segna una nuova puntata con la notifica di diversi avvisi bonari dagli importi minimi (a volte davvero irrisori). Ma chi ci guadagna da tutto questo? Il commento e la proposta di Salvatore Cuomo
Questi giorni di novembre, nei quali si inizia a delineare la linea di indirizzo del nuovo Governo Meloni da poco insediato, vedono un’accelerazione della attività di notifica degli atti di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, con i preannunci di fermo amministrativo e/o ipoteche relativi a cartelle afferenti debiti di imposta, multe stradali e quant’altro.
Atti aventi origine finanche nel primo decennio del secondo millennio, come pure dei vari avvisi bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate, per lo più facenti capo ai modelli Redditi e 770 del 2020 riferiti all’anno di imposta 2019.